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Compie 70 anni Sofia Loren, un mito, una icona del cinema, amata e stimata in tutto il mondo, che ha fatto innamorare generazioni di uomini. Con saggia riflessione Sofia Loren commenta «A un certo punto bisogna dire addio alla giovinezza e accettare che si aprano oasi di pace, di serenità. Nuovi spazi e forse nuovi amori» Tra i tantissimi premi vinti, primeggiano due Oscar, vinti con "La ciociara" di Vittorio De Sica, nel 1961, e nel 1991 Hollywood le assegnò all’unanimità l’Oscar onorario alla carriera, il massimo premio ricevuto da grandi del cinema come Kurosawa e Chaplin. Sulle prime Sofia aveva pensato a uno scherzo, piangendo poi lacrime di vera commozione davanti alla platea dell’Academy in piedi per lei in una lunga standing ovation.. Lina Wertmuller che l'ha diretta in quattro film, non ha dubbi:«Lei è rimasta l'unica vera star mondiale del cinema. Venti anni fa, ero con Amado nella foresta amazzonica, in una capanna lungo il fiume trovammo dei bambini che, quando capirono da dove venivamo gridarono: Italia, Italia: Sofia Loren!". La sua fama ha raggiunto chiunque, ma non ha l'arroganza della star, nemmeno l’essere moglie di un produttore le ha dato alla testa». «Lavorare con la Loren», prosegue Lina Wertmüller, «è un’esperienza giocosa, è un "buon soldato", studia moltissimo, ma al tempo stesso non ha perso la passione e la dedizione dell'esordiente per questo gioco: Sofia è come una mattina d'estate, ti fa stare bene ed è stata capace di difendere la sua preziosa mediterraneità in un posto come Hollywood, occupandosi dei figli, protettiva e materna anche con le attrici giovani impiegate al suo fianco». Mario Monicelli che l'ha diretta in "La mortadella" la definisce «una star, simpaticissima e gentilissima che sapeva cosa voleva, come vestirsi, come scegliere la luce delle inquadrature. Per me è stata una piccola frustrazione: dopo tre o quattro giorni, ho capito che non sarebbe stato possibile guidarla come facevo con le attrici e mi sono rapidamente e vilmente adattato all'idea di essere parzialmente "defraudato" della regia. Ma senza di lei non avrei mai fatto il film, quindi non mi lamento». Dino Risi, che ha diretto la prima volta Sofia nel 1955, in «Pane, amore e...» e «Il segno di Venere» tornando a lavorare l'ultima volta con lei nel 1989, per il rifacimento della «Ciociara»: «Con la Loren finiscono gli aggettivi: è bravissima e simpaticissima, un'attrice straordinaria di grande carattere. Che dire di più? Ogni volta che ho lavorato con lei l'esperienza mi ha lasciato un ricordo meraviglioso, e questo mi pare straordinario». Francesco Rosi fa con eleganza i suoi migliori auguri alla Loren: «Se Sofia è così bella oggi a 70 anni, immaginiamo che splendore era nel 1967, a 33, quando girò con me "C'era una volta"»
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Sofia Loren e Gregory Pack | ||||||
Sofia Loren e Marlon Brando ne "La contessa di Hong Kong" di Chaplin | ||||||
Sofia Loren e Marcello Mastroianni ne "Una giornata particolare" di Ettore Scola | ||||||
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